Il gusto è cultura o la cultura fa il gusto?

Tutto dipende dal gusto a cui siamo abituati, dalla cultura a cui si appartiene e dalla volontà di assaggiare cose nuove e particolari.
A Pechino, o meglio più o meno in tutto il nord della Cina, è cosa comune camminare per le strade e trovarsi difronte ad una bancarella che serve spiedini di insetti vari.
Fa un certo effetto.
E' sicuramente vero però che quando al ristorante ti mettono davanti un bellissimo piatto di pollo fritto coperto di semi di sesamo con contorno di scorpioni (anche loro fritti) adagiati su nuvolette di drago, nonostante la forma magnifica in cui si presenta il piatto, fa ancora abbastanza impressione.

Ci sono culture, tipo quella anglosassone, dove l'idea di mangiare il coniglio corrisponde esattamente alla nostra idea di mangiare un gatto: eppure noi lo facciamo e loro inorridiscono.

Con lo scorpione basta chiudere gli occhi e pensare che siano patatine, poi si scopre che il sapore è esattamente quello. Sono talmente fritti che ciò che allontana dall'assaggiarli è solo la forma.

Alla fine è solo cultura.

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